Da sempre l'uomo sente la misurazione del tempo come necessità, come testimoniano le prime notizie su quest'argomento che risalgono al 1500 a.C., quando gli antichi egizi utilizzavano rudimentali orologi ad acqua, perfezionati poi nei secoli fino a giungere a clessidre ed orologi solari. Solo attorno al XIII secolo, in Europa, compaiono i primi orologi meccanici racchiusi in un telaio metallico, ed a partire dal XIV secolo vengono costruiti i primi orologi pubblici, ancora privi di quadrante, che avvisano il trascorrere delle ore attraverso rintocchi di campana.
Segue quindi la costruzione dei primi orologi a pendolo, perfezionati nell'arco dei secoli per quanto riguarda sia la precisione che l'aspetto, fino alla realizzazione di veri e propri oggetti d'arte per mano di artisti-artigiani, che iniziano ad unire alla ricerca della funzionalità tecnica il proprio gusto e la ricerca della perfezione estetica, dando vita a opere di oreficeria, cesellatura, ebanisteria, scultura e smaltatura che si diffondono in tutta l'Europa. Nel XVI secolo la drastica riduzione nelle dimensioni degli orologi consentita dai progressi tecnici favorisce l'utilizzo personale dell'orologio.